[Recensione]: Una vita da libraio - N. Mucci

Buona domenica a tutti miei cari lettori! Oggi sono qui per parlarvi di una delle mie letture di febbraio.



Una vita da libraio

Trama:
Alfredo fa il libraio. La sua non è stata esattamente una vocazione, difatti ha proseguito senza particolare convinzione l'attività del padre (che è scappato con l'amante, lasciando di punto in bianco famiglia e attività). Gli affari non sono mai andati troppo bene, ma i guai seri arrivano quando il colosso mondiale della distribuzione libraria, la Books, Books & Books Co. Ltd, decide di aprire un punto vendita in città. Nella vita di Alfredo, che ancora vive con la mamma, fanno improvvisamente irruzione anche due donne, molto diverse l'una dall'altra: la prima farà breccia nel suo burbero cuore, la seconda gli farà capire quanto in realtà ama il lavoro che svolge apparentemente controvoglia. Fra le citazioni dei romanzi più amati e gli espedienti più stravaganti, riuscirà il nostro goffo eroe nell'ardua impresa di conquistare la sua amata e di non far chiudere la libreria di famiglia?



La nostra storia ha come protagonista un lettore, un lettore appassionato, accanito, innamorato del suono che fa una pagina quando viene voltata, di un libro quando viene chiuso o sfilato dalla libreria. E' un uomo innamorato dei classici, capace di citare più e più brani presi da questo o quel capolavoro. Il nostro lettore è Alfredo junior, dapprima un ragazzo e infine un uomo fatto e finito con tanti, molti difetti. Sin da giovanissimo eredita la libreria di suo padre Alfredo senior, un uomo che abbandona la sua sicurezza economica per aprire un'attività in proprio e promuovere la lettura e quindi la cultura. Ma la sua vita cambia improvvisamente a causa di una persona e così irrimediabilmente cambia la vita di Alfredo junior, che si trova "costretto" a lavorare in libreria con in mano un pugno di delusioni, dubbi e sentimenti poco positivi. Nonostante sia un adulto non riesce a staccarsi da sua madre, non riesce a guardare una donna poiché il suo cuore è stato spezzato da ragazzo e, anche guardandone una, è un tale fallimento col gentil sesso che arriverà a 50 anni con una "pancetta" un po' troppo evidente causate dalle "lasagne di mamma" e una tristezza in corpo non indifferente. La sua vita però cambierà grazie alla conoscenza di Anna, una ragazza molto stravagante, e dall'arrivo in città della Books, Books & Books Co. Ltd, una multinazionale che ha come obiettivo quello di spazzare via ogni libreria indipendente.



Alfredo è un personaggio che all'inizio mi è piaciuto tantissimo, andando avanti avrei voluto soltanto prenderlo a schiaffi ma alla fine prende una decisione molto importante,una decisione che all'inizio non approvavo ma che poi, riflettendoci su è la decisione giusta da prendere.Come ognuno di noi, Alfredo vive di/nei/per i libri, però vive soltanto di quelli: non ha una moglie da amare né una figlia da accudire. Nonostante ne senta il desiderio, prevale sempre in lui l'amore incondizionato per la madre che è stata abbandonata dal marito molto tempo prima e lei per la delusione ricevuta, rovescia (letteralmente) tutte le attenzioni verso un figlio che, ormai adulto, dovrebbe essere lasciato libero di vivere piuttosto che essere tenuto sotto la gonnella. Per quanto non gli piaccia al 100% questa vita Alfredo la accetta perché la libreria è tutto ciò che gli resta di un padre che l'ha abbandonato, una piccola e accogliente libreria che profuma di carta e di passione. Eppure gli affari non vanno benissimo e sarà Anna, ventenne stravagante e lettrice accanita, a dare una ventata originale alla libreria che rischia la chiusura a causa di una multinazionale. All'inizio i due lottano strenuamente per non perdere i clienti...riusciranno i nostri eroi a far rivivere "La libreria di Alfredo"?
Questo libro vuole essere un invito all'amore per i libri, a viverli come è giusto che debbano essere vissuti. All'inizio è un invito a lottare per le librerie private, quelle che non hanno tessere sconti né promozioni infinite: la decisione di Alfredo è diversa da quella che avrei preso io ma, nelle sue condizioni è sicuramente quella più giusta. Miei cari lettori per quanto possa sembrare blasfemo ciò che sto per dire, ogni tanto dobbiamo alzare il naso dai nostri amici di carta, aprire il portone di casa e fare una piacevole passeggiata con qualcuno (beh sì dai, la capatina in libreria ci sta): siamo sinceri, quanti di noi hanno rinunciato a un'uscita con gli amici per finire quel libro meraviglioso che stavamo leggendo e dal quale era impossibile staccarci? Alfredo ci insegna che a volte bisogna mettere da parte le vite che viviamo con i libri e vivere la nostra, facendo cose mai fatte e quindi accumulando esperienze di vita. A questo punto dobbiamo essere noi i protagonisti del nostro libro che è la vita, e scriverlo nel miglior modo possibile. Facciamo in modo che ogni pagina/giorno sia ricco di avvenimenti importanti, di dettagli, di gesti che non dimenticheremo mai. Questo è un libro che fa riflettere molto, non solo perché tocca un problema spinoso e importante come quello delle librerie indipendenti ma fa anche riflettere sulla condizione di vita di ogni lettore, che a volte si dimentica di vivere davvero.
Questo libro è una piccola perla anche per quanto riguarda i consigli di lettura: infatti Alfredo, non solo cita molte trame di libri interessanti ma stila una lista dei suoi 100 libri preferiti e vi assicuro che la vostra WL si allungherà a dismisura. 
Se leggerete questo libro (che è veramente piacevole) vi consiglio di fare attenzione alle prime 4 righe del capitolo 8: se non avete letto "Anna Karenina" troverete uno spoiler immenso!


INFO:
CASA EDITRICE: Jo March
PAGINE: 218
PREZZO: 12,00€
L'AUTORE:

Nicola Mucci, nato ad Assisi nel 1974, dopo la laurea in giurisprudenza ha scritto per qualche anno sulle pagine del quotidiano locale «Il Messaggero-Umbria». Mentre svolge la professione legale, continua a riempire taccuini e block notes per dare spazio alla passione della scrittura. Nel 2007, ha pubblicato il suo primo romanzo, Il ragazzo che sognava di giocare al Curi. Sposato, è padre di due bambini.


Buone letture!


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