[Recensione]: Evelina e le fate - Simona Baldelli

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di un libro difficile poiché ricco di diversi spunti di riflessione.

Trama:
<<Evelina cercava la pace e il silenzio. Per quello si svegliava prima di tutti. Prima del padre che andava presto nei campi, prima della madre e della nonna che facevano le faccende, prima dei fratelli più grandi che andavano a scuola e quelli più piccoli che invece dormivano fino a tardi. Certe mattine si svegliava persino prima del gallo. Le piaceva stare un po' alla finestra della camera e guardare Candelara. Quella mattina le case verso il paese erano sparite nel bianco. Poi le sembrò che la neve si muovesse.>>


La protagonista è Evelina, una bambina di cinque anni che vive in provincia di Pesaro insieme alla sua famiglia composta da suo padre, sua madre, sua nonna, sua sorella maggiore Carla e la sua sorellina piccola Anna, da suo fratello maggiore Piero e il suo fratellino e infine dalla Scèpa e la Nera, le due fate "protettrici" di tutta la famiglia. Evelina è nata durante la Seconda Guerra Mondiale e, come tutti i bambini di cinque anni, è giocherellona, buona, attenta a ogni cosa, innocente ma nonostante ciò svolge mansioni da grande come andare a lavorare nei campi, fare la pasta e lavare i panni nel fiume. La sua vita viene stravolta da due eventi: uno è l'imminente arrivo degli sfollati nella sua fattoria che le permetteranno di incontrare Luigi, un ragazzino di 8 anni che diventerà suo amico; l'altro importante evento è l'incontro con Sara, una ragazzina poco più grande di lei che Evelina trova chiusa in una botola all'interno della sua stalla. Sara racconterà di essere una principessa che deve rimanere rinchiusa, nessuno deve sapere che è lì perché chi la vede muore a parte ovviamente Evelina che è la sua prediletta. Da qui in poi Evelina sarà la protagonista assoluta e innocente osservatrice degli orrori che la guerra comporta.


E' impossibile non affezionarsi ad Evelina, una bambina dolcissima, piena di premure, piena di innocenza infantile. 


Questo libro abbonda di personaggi fatti alla perfezione e quello che mi ha colpito più di tutti gli altri è stato il personaggio di Angela: questa ragazza che rischia il tutto e per tutto per compiere un gesto di umanità, che patisce le peggiori sofferenze pur di difendere e proteggere qualcuno; nonostante la guerra sia stata la peggior cosa che l'umana specie abbia potuto fare, nonostante le sofferenze che tutto ciò ha comportato, nonostante la maggior parte della popolazione abbia perso il senno umano, Angela è stata il personaggio positivo del romanzo e della storia dell'umanità ai tempi della guerra. Come lei, altri hanno dato il proprio contributo, hanno messo in gioco se stessi, la propria vita e quella dei propri cari per un sentimento di umana civiltà. Angela mi ha fatto riflettere, tanto, sul fatto che non per forza bisogna diventare dei demoni anche se intorno a noi c'è l'inferno vero e proprio; mi ha scioccata letteralmente, mi ha stupita ed emozionata, mi ha veramente colpita dentro. Angela è il personaggio che si oppone a quello della mamma di Luigi. Potrei usare un "francesismo" per definirla ma..evitiamo! La mamma di Luigi rappresenta invece la stragrande maggioranza delle persone nel periodo di guerra: quelle illuse, traditrici, subdole, cattive, viscide ed egoiste. Quanto l'ho odiata!

Gli altri personaggi invece, anche se non in primo piano, anche se non importanti hanno una loro essenza.

Per quanto riguarda le fate che ho citato prima, preferisco non rivelarvi nulla di loro; le conoscerete leggendo il libro!
La storie è basata solamente sulla vita di Evelina e della sua famiglia; infatti non vengono raccontate le vicende storiche ma vengono solo accennati alcuni eventi rilevanti (storicamente parlando). Interessante è stata la scelta dell'autrice di usare il dialetto: all'inizio leggere i dialoghi in dialetto mi è stato davvero difficile, tanto che dovevo rileggere la frase per capire cosa Evelina o i suoi famigliari volevano dire. Una scelta davvero molto coraggiosa perché se da un parte l'autrice "esclude" un certo tipo di pubblico di lettori dall'altra rende vera l'intera narrazione. Comunque sia dopo un po' di pagine la lettura scorre più facilmente e il dialetto diventa più comprensibile.
Il finale prenderà una piega letteralmente inaspettata!

L'edizione inoltre è curata nei minimi particolari, l'interno della copertina vi piacerà!!

Consiglio vivamente questo libro!




INFO:
Editore: Giunti
Pagine: 252
Prezzo: 12,00€

L'autrice:
Simona Baldelli è nata a Pesaro  e vive a Roma. Questo è il suo primo romanzo, finalista al Premio Calvino 2012.



Il domani ha bisogno di memoria per potere esistere


Buone letture!

Commenti

  1. Ciao, grazie mille di esserti iscritto al mio blog, ricambio volentieri. Complimenti per il tuo, molto ricco :)

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