[Rubrica"Cosa ne penso"]: Life and Death -S. Meyer

Salve a tutti miei cari lettori e benvenuti sul mio pianeta libroso. Oggi inauguro questa nuova rubrica che tratterà di vari argomenti riguardanti sempre il nostro mondo, ovvero quello dei libri. Per inaugurarla ho deciso di parlare di "Life and Death" nuovo libro di Stephenie Meyer, famosissima autrice della saga di Twilight che ritorna sulla scena con questo libro che parla della storia di Edward e Bella ma con i protagonisti che...hanno il sesso invertito! Cioè Edward è Edyth, una vampira e Bella è Beau, un umano.

Ora.
Quel che vorrei fare è una semplice analisi del fenomeno,di come io l'ho vissuto e di ciò che ne penso. Ovviamente è tutto molto soggettivo, perciò non mandatemi anatemi di nessun tipo se non la pensate come me, mi piacerebbe però aprire una discussione pacifica. Premetto che parlerò interamente della saga, perciò per chi non ha letto tutti e quattro i libri, sconsiglio vivamente la lettura di questo post per via degli enormi SPOILER.
La domanda che subito mi sono posta è stata:"Era davvero necessario un nuovo libro di Twilight?" "E perché no"è stata la mia risposta. Premetto che non sono una fan sfegatata, una fangirl della saga per dirla più chiaramente, semplicemente questi 4 libri mi sono piaciuti in maniera superficiale e non. Ma andiamo con ordine.
Se vogliamo vedere questa saga come una semplice storia d'amore io ammetto che mi è piaciuta, non è il libro della mia vita, ma ha allietato diverse ore delle mie giornate e sopratutto mi ha tenuto compagnia in un periodo burrascoso della mia adolescenza per cui, anche se vi sono affettivamente legata, cercherò di essere obiettiva. Su queste basi mi preme dire che non mi dispiace leggere qualcos'altro di questo mondo.
Passiamo ora a quello che è il lato più profondo e riflessivo della cosa. Nella saga ho riscontrato pochi elementi secondo me importanti, che se fossero stati sfruttati meglio, l'autrice avrebbe potuto conferire alla saga un'importanza maggiore. Questi due elementi di cui voglio parlare sono due protagonisti ovvero Edward e Renesmee.


Edward Cullen: sappiamo bene, noi lettrici/lettori della saga, che Edward si tormenta continuamente di essere quello che è, ovvero un vampiro. Non accetta questa sua condizione d'essere, sappiamo che più volte ha tentato il suicidio per via del dolore insopportabile che gli provocava questa vita eterna e dannata, piena più di dolori e tristezza che di felicità alcuna. Ecco, questo secondo me poteva essere un elemento da sfruttare: la non accettazione di sé, il rifiuto di se stessi sono motivi della condizione d'essere di un adolescente, dell'essere umano in generale, ovviamente con le dovute eccezioni; tuttavia se questo personaggio fosse stato sfruttato nel miglior modo possibile, sono sicura che sarebbe potuto diventare un punto di riferimento per molti lettori. A partire dalla non accettazione di sé per finire a conoscere pienamente la propria natura/condizione e imparare ad accettarla e a conviverci o cambiare per migliorarla. La prima immagine che mi è venuta in mente è stata quella dell'omosessuale che in una società del genere si sente quasi un animale braccato, un essere umano sbagliato, che difficilmente si accetta e che per sentirsi bene a volte ha bisogno di cambiare il suo corpo. Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio.Mi preme dire che questo è un argomento delicatissimo, per cui spero di non offendere nessuno, ma quel che voglio dire è che chi non riesce ad accettare se stesso avrebbe potuto compiere un buon percorso con Edward nell'accettazione o nel cambiamento di sé; i libri d'altronde servono anche a questo, a creare empatia e/o un legame con un personaggio. Vi immaginate un adolescente nella sua piena crisi ormonale e sessuale, che sente di non appartenere a quella natura di uomo o donna che sia e che vorrebbe cambiare o semplicemente riuscire ad accettarsi? È questo il ruolo che io avrei conferito a Edward, una sorta di mentore che potesse accompagnare il lettore o la lettrice in piena crisi,a capire ed accettare se stessi senza necessariamente compiere gesti estremi. Sono convinta che ci sono libri mille volte più adatti a trattare temi del genere ma poiché il successo della saga è stato enorme perché non sfruttarlo nella maniera migliore possibile? Perché non mandare un messaggio al mondo intero? (al mondo perché effettivamente la saga ha raggiunto un successo mondiale). Una forte critica mossa al suo personaggio e ai libri in generale è che lui è uno stalker soprattutto perché nel primo libro per la prima volta entra nella stanza di Bella guardandola dormire. Solo la mia mente malata da bambina lasciava la finestra aperta nella speranza che entrasse in camera Peter Pan per poi volare sull'Isola che non c'è? Probabilmente sì, e forse è per questo che non ho mai visto questa immagine in maniera così negativa anche se, sicuramente , può risultare molto inquietante.


Renesmee Cullen: questa bambina ha provocato non pochi problemi all'interno di questa saga semplicemente perché è una diversa. I Volturi, vampiri che hanno il controllo su tutti gli altri loro simili, ne hanno paura e solo per questo motivo deve essere uccisa, eliminata dalla faccia della terra. Non sanno se può portare guerra o pace, è una bambina dai poteri rari, le sue capacità sono sconosciute; ma nonostante non abbia fatto nulla di male essendo ancora una bambina poiché è diversa deve per forza essere uccisa. Quanto è stata ingenua la Meyer a non sfruttare un elemento del genere? Il tema della diversità è oggigiorno un tema scottante, si ha paura del diverso, perciò la scrittrice avrebbe potuto utilizzare questo tema per infondere solidarietà ed empatia nei lettori/esseri umani. Soltanto perché hai la pelle del colore diversa dalla mia, la tua religione non è la mia, il tuo orientamento sessuale non è corretto/come lo voglio io, allora ti ammazzo. Eh no! Renesmee doveva essere sfruttata in questo senso, i Volturi non dovevano bloccarsi solo per via della visione di Alice, dovevano piuttosto capire che non potevano ammazzare un'innocente solo perché non ne capivano la natura. Non capire porta alla paura che irrimediabilmente porta all'odio e in questi tempi se ne vede un po' troppo in giro. Perciò, why not, Meyer?

Un altro personaggio di cui ovviamente ne sono state dette di cotte e di crude è Bella Swan, questa protagonista inetta, senza alcuna particolarità, banale,mogia. Una non eroina.Di lei vorrei parlarne soprattutto legandomi al secondo libro: quello più introspettivo per la nostra piccola umana poiché perde il suo amato e perciò il dolore la porta alla depressione. Ho sentito dire spesso in giro quanto fosse stata stupida a tentare il suicidio per vedere il suo amato, quanto si piangesse addosso e che avrebbe dovuto reagire. Ma insomma gente, siamo tutti uguali? Ognuno sopporta il dolore e sente le proprie emozioni in maniera completamente diversa; la perdita di un amato o di un'amata può portare alla follia e non è certo questo il primo esempio della perdita del senno per amore, né nella vita reale né nella letteratura! La disperazione può portare a compiere gesti folli o a chiudersi in un silenzio forzato, in un'apatia che può essere distruttiva tanto quanto la distruzione o il dolore del proprio corpo. Tuttavia Bella inizia ad essere un tantino più dinamica quando diventa vampira; beh, ammetto che questo elemento non mi è piaciuto. Avrei voluto che Bella fosse cazzuta (passatemi il francesismo) e forte come umana. Che poi diventa immortale e invincibile è un altro discorso;mi sarebbe piaciuto vedere una sua crescita psicologica da umana. Ma tant'è.



Ora il punto è che questo Life and Death parla in sostanza della stessa identica storia ma con i sessi invertiti,e voi come lo vedete un ragazzo magrolino,timido,pallidissimo che inciampa nella sua stessa ombra? Meh. Sul web non ho trovato la trama del libro ma ho letto che la scrittrice ha voluto creare una protagonista femminile forte, acuta e cazzuta (aridaje coi francesismi); non male come idea indubbiamente ma se la zuppa è sempre la stessa tanto vale uccidere milioni di alberi per scrivere e stampare questo libro? Direi di no, tanto vale che ognuno di noi prende la sua bella copia di Twilight e invece di Bella ed Edward legga Gianbattista e Teresina. Se è solo questo che ci offre no, non ha senso. Se invece la nostra cara Stephenie ci propone qualcosa di più entusiasmante, con qualche cambiamento di trama, perché no? Non c'è bisogno di invertire sessi, c'è bisogno di originalità; sappiamo quanto questa saga abbia portato ad alcune degenerazioni letterarie. La fantasia dei lettori non va sottovalutata, tant'è che ne è nato Cinquanta sfumature di grigio e lo sappiamo tutti che Grey e Anastasia sono la versione hot e squallida (parere personale!!) di Edward e Bella? Ma d'altronde cosa avrebbe dovuto scrivere la Mayer? Un prequel? Non direi; conosciamo il passato dei personaggi principali (un elemento che mi è piaciuto molto nei libri) perciò non valeva la pena. Un sequel? Cosa avremmo visto, i Cullen contro i Volturi? Di nuovo? La mia mente malata ha partorito due idee che a me sembrano carine come una Renesmee cattiva che porta la propria famiglia alla rovina oppure una sorta di spin-off ,cioè che all'interno della scuola di Edward e Bella ci fosse in realtà un altro vampiro o un'altra vampira che vive una vera e propria avventura. E voi direte:"E come fa un'intera famiglia di vampiri o i Volturi stessi, a non accorgersi che esiste un loro simile?".E avete ragione, ma magari il nuovo personaggio in questione ha il potere di rendere invisibile la sua natura agli occhi degli altri. Chessò, queste sono solo idee, non lo devo mica scrivere io il libro. Tutto questo per dire cosa: che effettivamente la saga poteva non essere ampliata, poteva restare lì dov'è nella sua grande realtà di saga che ha fatto sognare milioni di ragazze e non. Eppure se la Meyer ci vuole offrire qualcosa di originale,accattivante e allentante legato a un mondo creato ormai 10 anni fa, che ha fatto palpitare milioni di cuori, perché no? Purché sia originale, certo.
Tutto questo panegirico per dire che cosa..Nulla in realtà, semplicemente tento di esprimere meglio che posso le mie idee al riguardo e rispondere alle critiche di quelle persone che sono partite in quinta criticando la scelta della scrittrice, diffondendo insulti gratuiti al libro senza averlo neppure letto. Sono dell'idea che prima di giudicare un libro dalla copertina  bisognerebbe leggerlo. Le mie opinioni sono troppo profonde per una saga del genere? Forse, ma io tento di estrapolare dal libro tutto ciò che è possibile recuperare,positivo o negativo. E ancora, se un libro è di semplice intrattenimento e magari non ha un forte messaggio, deve per forza essere etichettato come libro spazzatura? Non direi.
Mi farebbe piacere conoscere le vostre opinioni e se avete più info non esitate a scrivermi!

Buone letture!

Commenti

  1. Complimenti innanzitutto per l'analisi, democratica e interessante. Non ne sapevo nulla di questo nuovo progetto della cara Meyer quindi ahimé non ho nulla da aggiungere alle tue informazioni, volevo solo dare un mio piccolo parere su una delle tue frasi, ovvero quando hai scritto: "Avrei voluto che Bella fosse cazzuta (passatemi il francesismo) e forte come umana"...beh io trovo che un'umana che decide innanzitutto di condividere quella stessa vita dannata che tanto spaventa il suo amore e di partorire un 'essere' che non si sa bene cosa sia, rischiando la vita, pur di adempiere al suo ruolo di madre, la dice lunga sul coraggio di questa giovane donna umana.

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    1. Ti ringrazio infinitamente per i complimenti :) . Per quanto riguarda Bella mi trovi in disaccordo: lei non ha mai voluto veramente una figlia, figuriamoci, per lei era "impensabile" addirittura il matrimonio tant'è che su questo punto di vista ha dato un bel po' di filo da torcere ad Edward. Lei sceglie la vita dannata principalmente per amore, per poter vivere insieme ad Edward e non perché quello stile di vita (essere una non-morta, succhiare sangue dagli animali, disintegrare pareti con il minimo sforzo)lo desiderava ardentemente. Se avesse abbracciato l'idea di voler essere una vampira per i motivi detti sopra, allora avrebbe avuto senso. Sicuramente è romantica l'idea di voler fare una cosa del genere per amore, ma io avrei voluto che scegliesse in virtù di un suo desiderio lontano dall'amore, per una crescita personale diciamo. La figlia non è stata voluta, tant'è che nessuno poteva immaginare che potesse nascere una creatura come Renesmee avuta tra un'umana e un vampiro. Il suo gesto di voler sacrificare se stessa per sua figlia è indubbiamente degno di nota, ma la vedo più come una conseguenza che come un qualcosa di "voluto". Non so se sono riuscita a spiegare bene la mia idea xD in ogni caso la tua risposta mi ha dato da riflettere, perciò grazie della tua riflessione :D

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